Per poter fare promesse bisogna, in primis, avere la certezza materiale di poterle onorare. E questa, specialmente in campagna elettorale, non ce l’ha nessuno.
Ciò che vorrei portare in consiglio regionale è la concretezza della mia esperienza tanto lavorativa quanto politica e l’umiltà del sacrificio.
Per poter fare promesse bisogna, in primis, avere la certezza materiale di poterle onorare. E questa, specialmente in campagna elettorale, non ce l’ha nessuno.
Proprio per questo il mio impegno più grande è garantire l’impegno. Il massimo impegno nei confronti di tutte le sfide che mi troverò ad affrontare.
Ciò che vorrei portare in consiglio regionale è la concretezza della mia esperienza tanto lavorativa quanto politica e l’umiltà del sacrificio.
Tra tutti, dovessi individuarne alcuni, tre sarebbero le tematiche su cui vorrei incentrare il mio operato. Non esclusivamente, sia chiaro, ma con particolare attenzione sicuramente.
Volgerò il mio sguardo e l’attenzione nei confronti della Famiglia e, soprattutto, della politica famigliare cui, sono fermamente convinto, serve un nuovo impulso e una nuova forte spinta. La nostra Regione ha bisogno di riaffermare un trend demografico positivo.
E’ necessario, quindi, porre attenzione al sostegno delle giovani coppie creando per loro la possibilità di guardare al futuro in maniera positiva e con speranza.
Ritengo, inoltre, sia doveroso guardare al settore turistico del Friuli Venezia Giulia adoperandosi per sviluppare al meglio il nostro sistema.
Abbiamo la fortuna di vivere in una Regione bellissima che offre accesso quasi immediato tanto al mare quanto alla montagna, passando poi per le varie città d’arte e di interesse storico alcune delle quali, poi, riconosciute come patrimonio dell’UNESCO.
C’è bisogno di creare all’interno del sistema turistico una forte integrazione tra cultura, ambiente e identità.
Molti confondono il “fare turismo” con il “fare industria”. Niente di più lontano dal vero.
“Fare Turismo” è saper incasellare vari aspetti dell’accoglienza, della ricettività e della promozione. Solo allora si potrà ottenere un’offerta competitiva e attrattiva.
Doveroso, poi, rivolgere l’attenzione alle varie categorie economiche. E’ necessario cercare di salvaguardare i diritti di lavoratori ed imprese in maniera tale che possano essere messe in condizioni di operare al meglio sul territorio sfruttando le migliori occasioni economiche e le sfide che il futuro potrà riservare loro.
E, quindi, all’argomento lavoro andrà prestata la massima attenzione soprattutto nei confronti dei giovani: sarà necessario adoperarsi affinché gli strumenti di sostegno all’occupazione smettano di trasformarsi– come spesso accade- in occasioni per ottenere prestazioni sottopagate che non portano beneficio tanto alle aziende quanto, in primis, ai lavoratori.
Ritengo le presentazioni molto importanti, fondamentali per conoscere qualcuno, specialmente in questo contesto elettorale dove ritengo di prima necessità la volontà dell’elettore di sapere qualcosa di più rispetto al candidato che viene a chiedere il sostegno.
Ritengo le presentazioni molto importanti, fondamentali per conoscere qualcuno, specialmente in questo contesto elettorale dove ritengo di prima necessità la volontà dell’elettore di sapere qualcosa di più rispetto al candidato che viene a chiedere il sostegno.
Avrei piacere – quindi- di rubare qualche minuto del tuo tempo per raccontarti qualcosa di me.
Sono nato a Mortegliano il 26 novembre 1958, quest’anno taglierò l’importante traguardo dei sessant’anni. Nasco in una famiglia mezzadrile, sono il primo dei tre figli di Mario e Bernardina. Le mie sorelle si chiamano rispettivamente Maria Grazia e Luigina.
Mario, il mio papà, conduceva l’azienda per la famiglia Palmaria. La sua visione lungimirante e votata all’imprenditoria l’hanno portato ad essere, poi, tra i soci fondatori della TILPA spa di Lauzacco. Per intenderci, la prima azienda di farine zootecniche.
Bernardina, dal canto suo, si divideva tra la famiglia e i campi.
Come anticipatovi, papà Mario era un innovatore, un talento imprenditoriale innato, uno che “vedeva lungo”, come si dice in gergo.
Nel 1965, emigriamo verso la Bassa Friulana. Troviamo la nostra seconda casa in Villa Vicentina e diamo inizio all’attività ricettiva – allora, forse, questo termine non aveva una connotazione ancora ben definita, ma di certo il nostro locale è stato l’antesignano degli odierni agriturismi- che tutt’ora, innovando, portiamo avanti.
Il 17 aprile 1965, vigilia della Pasqua, Mario e Dina diedero il via all’avventura del Ristorante Trattoria Ai Cjastinars.
Ho scelto di lavorare con entusiasmo e passione sulla strada tracciata dai miei genitori, accompagnato dalle mie sorelle e dalla mia famiglia, innovando e ampliando la nostra attività al fine di offrire un sempre migliore servizio ai clienti.
Il 2 giugno 1984 mi sono sposato con Paola, la ragazza cui tenevo il posto in corriera andando alle superiori a Gorizia dove ci siamo diplomati all’istituto tecnico commerciale E.Fermi. Dalla nostra relazione sono nati Carlo Alberto, Pier Luigi e Caterina Maria.
La scoperta della vocazione turistica della mia famiglia ha una data precisa: era l’ottobre del 1990 quando, nel centro della città romana e patriarcale di Aquileia, rilevammo un edificio, già sede di un antico albergo locale, trasformandolo nell’hotel Patriarchi e facendolo divenire una creatura di cui andiamo particolarmente orgogliosi.
Negli anni non ci siamo fermati, abbiamo voluto ampliare i nostri orizzonti e nel 2011 abbiamo preso in gestione la Locanda Aquila Nera, sempre in Aquileia.
Infine, poi, lo scorso anno e più precisamente il 26 aprile – una data difficile da dimenticare poiché il giorno successivo è nato il mio primo nipote, Filippo Tommaso- abbiamo rilevato la gestione del Bar Cjapitul nei pressi della Basilica patriarcale della città romana.
Attualmente la nostra azienda conta una trentina di collaboratori con i quali c’è un forte legame di fiducia e amicizia. Siamo una grande famiglia.
Grazie del tempo che mi hai dedicato. Restiamo connessi, sarà mia premura aggiornarTi su ogni mia iniziativa.
Cordialmente,
Franco Mattiussi
La passione che mi muove deriva dal lavoro e dagli insegnamenti di mio padre e mia madre. Questa, te lo assicuro, non verrà mai a mancare.
Ripeto sempre una cosa il lavoro è vita, la politica vocazione.
Prima di seguire totalmente la mia vocazione politica – è così che mi piace chiamarla- ho avuto la possibilità di adoperarmi in diverse esperienze associative nell’ambito delle categorie economiche.
Dal 2002 al 2011 sono stato presidente mandamentale Confcommercio di Cervignano del Friuli e Vice presidente provinciale del Gruppo Albergatori presso l’ASCOM di Udine. Nel 2007 sono stato eletto presidente regionale di Federalberghi e nominato componente della giunta Nazionale di categoria.
Tuttora sono membro del CdA della Fondazione Dolomiti Unesco, della Fondazione Aquileia e membro del CdA DITEDI, distretto delle tecnologie digitali.
La mia carriera politica parte dal basso, dalla gavetta come si dice.
Dal 2000 al 2008 ho ricoperto il ruolo di Coordinatore Comunale di Forza Italia nel piccolo comune di Villa Vicentina. Nel 2005 ho partecipato attivamente all’esperienza del MOTORE AZZURRO come responsabile del collegio elettorale n.4 Bassa Friulana.
Questa è stata una grande opportunità politica di carattere umano per me: ho avuto modo di valutare e approfondire il radicamento del movimento voluto da Silvio Berlusconi sul territorio.
Nel 2008, infine, inizia la mia vera attività politica: è in quell’anno che vengo nominato dal presidente Pietro Fontanini assessore provinciale al Turismo, Attività Produttive e Progetti Europei. In questo ruolo, operando per la valorizzazione turistica del Friuli e il contrasto alla crisi economica, mi sono impegnato a portare la Provincia di Udine ad un livello di eccellenza nel settore della collaborazione europea favorendo l’integrazione anche attraverso l’approvazione ottenuta su vari progetti europei.
Durante il primo mandato provinciale ho avuto modo di ricoprire il ruolo di coordinatore del comitato provinciale dell’economia e del lavoro e sono stato delegato dal Presidente della Provincia allo sviluppo di accordi di collaborazione per la promozione industriale, artigianale e commerciale del Friuli.
Dal 6 luglio 2011, grazie all’esperienza maturata nei primi tre anni, le mie deleghe sono aumentate e alle iniziali si sono aggiunte quelle per Infrastrutture e Grandi Opere, Viabilità, Trasporti, Motorizzazione Civile, Pianificazione Territoriale e sicurezza stradale.
Non di minore importanza sono state le esperienze come capogruppo di minoranza in seno al Consiglio Comunale di Aquileia e la nomina a membro del Cda del Distretto della Sedia di Manzano dal 2010 al 2012.
L’esperienza in Provincia ha avuto un seguito. Nel 2013 sono stato eletto e nominato Vice Presidente nella seconda giunta Fontanini.
Questo secondo mandato è quello che mi ha regalato le maggiori soddisfazioni. Se dovessi scegliere quali progetti ricordare tra i molteplici portati a termine, sicuramente quello inerente la Terra dei Patriarchi, in ambito turistico, con cui abbiamo sviluppato – oltre a promuovere i nostri territori- 14 itinerari ciclabili, 1400 km di percorsi sicuri da offrire ai cicloturisti. A tal fine abbiamo acquistato 250 biciclette messe a disposizione degli oltre 100 operatori aderenti al club di prodotto.
Nell’ambito dei progetti europei mi piace ricordare come nell’ambito della programmazione 2007-2013 abbiamo realizzato alcuni progetti – in taluni casi anche da Lead Partner- che ci hanno permesso di recuperare risorse per oltre 3 milioni di euro dall’Europa.
Guardando poi nel contesto della programmazione 2014-2020 siamo stati in grado di realizzare due importanti progetti nell’ambito dei cammini di fede e del turismo salutare per un totale di oltre 300.000 risorse ottenute dall’Unione Europea.
Nel contesto della viabilità e della sicurezza stradale, infine, varie sono state le opere di cui posso definirmi fiero.
Tra questi, certamente, le 3 rotatorie sulla SP95 nelle località di Varmo, Virco e Rivignano.
Opera ancor più qualificante –poiché attesa dal 1957- quella che ha permesso, in località Santa Caterina, di ovviare alla barriera rappresentata dalla Ferrovia.
Tra i progetti portati a termine, che ricordo con fierezza, ci sono certamente le rotatorie insistenti su Viale Tricesimo e più precisamente all’altezza dell’Hotel La di Moret e delle arterie di Reana.
Una grande opera, in via di completamento, riguarda la realizzazione della bretella di Porpetto per la messa in sicurezza dell’impianto stradale. Opera attesa da oltre 15 anni.
Ecco, credo di averTi già chiesto troppo tempo. Altre cose sono state fatte ma mi piacerebbe avere il piacere di raccontarTele di persona durante gli incontri che realizzerò e a cui puoi ritenerti già invitato.
Non sono uno che fa promesse, poiché queste fintanto che non si hanno i mezzi per realizzarle restano parole al vento, ma sono una persona che garantisce impegno e dedizione in tutto ciò che è chiamato a fare.
La passione che mi muove deriva dal lavoro e dagli insegnamenti di mio padre e mia madre. Questa, te lo assicuro, non verrà mai a mancare.
Ripeto sempre una cosa: "il lavoro è vita, la politica vocazione".